Archives for Novembre, 2015

Per la cassazione Karlos deve essere estradato

  • Novembre 25, 2015 23:10

Italia e Spagna due facce della stessa medaglia

E’ arrivata la sentenza di Cassazione del tribunale di Roma,
Karlos verrà estradato.
Non conosciamo ancora le motivazioni ma poco importa, ancora una volta lo stato italiano avallando le richieste dello stato spagnolo, diventa complice della repressione cieca con la quale il governo di Madrid continua a perseguitare la dissidenza Basca.

Karlos verrà portato in spagna dove, dopo aver scontato 8 mesi in isolamento a Rebibbia e quest’ultimo mese nel carcere di massima sicurezza di Rossano Calabro, lo attende una condanna a 16 anni di carcere.
Con la sua estradizione sara’ piu’ difficile per la moglie e il figlio raggiungerlo per le visite, ma siamo certi che si faranno forza e non saranno soli, perchè già molti compagni e compagne di Euskal Herria sono pronti ad accoglierli e ad accompagnarli in questo nuovo pezzo di viaggio…con Karlos, fino alla libertà!
Noi da qui continueremo a seguire la vicenda e fargli sentire forte la nostra solidarietà.

DAJE KARLOS, ANIMO!
ELKARTASUNA ETA ASKATASUNA!
AMNISTIA ORAIN!

24 novembre csoa Corto Circuito “Solidarietà e Libertà”

  • Novembre 18, 2015 19:48

 

con Karlos 24 novembre csoa corto circuitoMARTEDI’ 24 NOVEMBRE

csoa Corto Circuito
via Filippo Serafini 57

PER SOSTENERE KARLOS
DETENUTO IN ITALIA DA QUASI 9 MESI A RISCHIO ESTRADIZIONE!!!

Dopo nove mesi di reclusione in stato di isolamento, il nostro compagno Karlos e’ a rischio estradizione. Mercoledi’ 25 novembre infatti, e’ fissata l’udienza della Corte di Cassazione che si esprimera’ sulla richiesta della Spagna che, nel 2000 ha condannato Karlos Garcia Preciado a 16 anni di reclusione per il presunto danneggiamento di una filiale di una banca ad Andoain.
La detenzione di Karlos e’ stata resa ancora piu’ dura, per lui e per la sua famiglia, dal trasferimento, un mese fa, nel carcere di massima sicurezza di Rossano Calabro. Per denunciare questa situazione e la complicita’ dell’Italia in questo ennesimo “caso basco”, invitiamo tutte e tutti a partecipare alla conferenza stampa che si terra’ il 24 novembre, alle 11:30 all’aula esteri della Camera dei deputati. La sera dello stesso giorno, al csoa Corto Circuito, e’ prevista un’iniziativa con cena a sostegno delle spese legali; un’occasione per fargli sentire la nostra vicinanza e per parlare della costante repressione nei confronti dei dissidenti baschi, costretti a vivere in clandestinità come nel caso di karlos o rinchiusi nelle carceri francesi e spagnole come i recenti casi di Aingeru e Piol e dell’organizzazione internazionalista Askapena.

KARLOS ASKATU!

ELKARTASUNA ETA ASKATASUNA!
TUTTI LIBERE!

ONGI ETORRI URTZA! TUTTI E TUTTE LIBERE!

  • Novembre 16, 2015 20:09
Ongi etorri Urtza!
urtzaAccogliamo con gioia la notizia del ritorno alla libertà Urtza Alkorta, scarcerata sabato 14 novembre. Urtza è una compagna basca arrestata nel maggio 2013 dopo diversi giorni di “muro popolare”.
Centinaia di persone, ininterrottamente per diversi giorni, avevano protetto con i loro corpi Urtza sul ponte di Ondarroa, per resistere contro l’arresto. Noi come caso basco, così come tutte le realtà solidali con Euskal Herria, in quei giorni abbiamo seguito con attenzione e trasporto quanto stava avvenendo nel vivace e combattivo paesino sulla costa basca. Le immagini circolate in rete e i racconti delle nostre compagne e compagni lì presenti ci confermavano con chiarezza sia la persistenza della dura repressione contro la dissidenza basca, sia, allo stesso tempo, la forza e determinazione con cui le compagne e i compagni baschi resistono (https://www.youtube.com/watch?v=gVCEyBlsYLU)
Oggi con la liberazione di Urtza possiamo gridare con gioia “bat gutxiago!/un@ di meno”. Ma alla gioia si accompagna anche la consapevolezza che ci sono ancora tante e tanti compagne/i baschi ancora in carcere (ad oggi sono ancora più di 400), che ad oltre 4 anni dalla fine del conflitto armato continuano ad essere sottoposti a dispersione, vessazioni e carcere duro. Negli stessi giorni in cui si è saputo della imminente liberazione di Urtza, altre notizie, ben più tristi, hanno riguardato un altro compagno di Ondarrua, Ibon Iparragirre “Iparra”, gravemente malato, che per la sua condizione, secondo le stesse leggi spagnole, non dovrebbe essere in carcere. invece, non solo ancora non è stato liberato, ma continua ad essere sottoposto a vessazioni e torture fisiche e psicologiche. A fine ottobre “Iparra”, già detenuto in un carcere vicino Madrid (a centinaia di km da Ondarroa) è stato trasferito in un altro carcere, e il tutto è avvenuto poche ore prima dell’orario di visita previsto con i suoi familiari, e senza comunicare a loro la nuova destinazione. Alcuni giorni dopo il trasferimento, la psicologa che segue “Iparra” ha potuto verificare sia le sue difficili condizioni di salute (a malapena riesce a stare in piedi) sia la durezza del trattamento ricevuto dai funzionari durante il trasferimento. Un ulteriore esempio, se mai ce ne fosse il bisogno, della crudeltà delle istituzioni penitenziarie spagnole contro i prigionieri, anche quelli gravemente malati. (http://halabedi.eus/2015/11/01/ibon-iparagirre-vuelve-a-ser-alejado-de-euskal-herria/)
Per “Iparra”, ma anche per Karlos, Aingeru, Piol e per tutte e tutti le compagne e i compagni baschi ancora prigionieri continua la solidarietà e la lotta, fino a  quando non saranno tornate tutte e tutti a casa. Una lotta che vedrà un importante passaggio il prossimo 28 novembre a Bilbao, con un corteo che con determinazione chiederà amnistia e libertà (http://amnistiaaskatasuna.blogspot.it/2015/11/rueda-de-prensa-de-ex-press-politics.html)
Ongi etorri Urtza!
Karlos, Aingeru, Piol ta denak askatu!
Amistia eta askatasuna!
tutte liberi!