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24 marzo, Karlos un mese di isolamento a Rebibbia

  • Marzo 24, 2015 11:11

24 marzo 2015
Oggi è un mese che Karlos è a Rebibbia, in regime di isolamento.
Il tribunale ha rifiutato la richiesta di domiciliari avanzata dagli avvocati, con la motivazione che avendo passsato 15 anni in clandestinità con documenti falsi, Karlos non è un soggetto affidabile; poco importa se in tutti questi anni si è costruito in Italia una nuova vita, senza commettere alcun reato, lavorando, con una compagna e un figlio minore.
Per ora Karlos resta in carcere, gli avvocati in questi giorni hanno fatto richiesta per ottenere lo spostamento dal regime di isolamento in un braccio “normale” del penitenziario.

Pochi giorni fa la Korrika, la maratona solidale che attraversa ogni 2 anni tutte le province di Euskal Herria a sostegno e in difesa della lingua basca, l’euskera, ha attraversato Andoain, il paese di Karlos, dove compagni, amici, familiari dei pres@s hanno portato in strada i volti e le storie dei prigionieri e delle prigioniere.
Domani uncasobascoaroma partirà per Euskal Herria, tra qualche giorno parteciperemo a un pezzetto di Korrika, al km 2260, porteremo con noi tutta la solidarietà dei compagni e delle compagne romane, soprattutto correremo con la determinazione e la forza di Karlos nelle gambe e la sua storia nel cuore.

VIDEO DELLA KORRIKA AD ANDOAIN:

Karlos: dal 24 febbraio in regime di isolamento, in un silenzio assordante!

  • Marzo 20, 2015 00:49

20 marzo 2015

amniSiamo in attesa delle motivazioni del rifiuto della richiesta di arresti domiciliari per Karlos.
Una decisione assurda che mantiene il nostro compagno ancora in regime di isolamento nel carcere di Rebibbia.
In questi giorni sta crescendo la rete di solidarietà con Karlos, i suoi famigliari, compagni e amici, con iniziative di finanziamento e informazione in diverse città italiane. Una rete di solidarietà e di controinformazione che sarà necessario sviluppare ed estendere nelle prossime settimane. Si avvicina infatti la data entro la quale la famigerata audiencia nacional spagnola dovrà inviare i documenti per ufficializzare la richiesta di estradizione di Karlos, e pertanto sarà cruciale la campagna contro la sua estradizione, e per denunciare le falle dell’impianto accusatorio che ha portato alla sproporzionata e assurda condanna per terrorismo nel 1997.
Dal giorno dell’arresto di Karlos si registra un assoluto silenzio da parte dei media mainstream (che, nei rari casi in cui si sono occupati del caso, si sono limitati a riportare la velina del ministero della giustizia spagnolo).

Un velo di silenzio che è necessario squarciare, perché nel silenzio la lunga mano della repressione spagnola ha gioco facile.
Parlare di Karlos, opporsi alla sua estradizione e denunciare l’assurdità della sua condanna, vuol dire denunciare l’immobilismo dei governi di madrid e parigi nella risoluzione del conflitto in Euskal Herria, a quasi quattro anni dalla fine unilaterale e definitiva della lotta armata da parte di Eta; vuol dire denunciare i processi politici che, oggi come nel 1997, colpiscono duramente il movimento giovanile della sinistra indipendentista basca; vuol dire denunciare il continuo uso del teorema accusatorio secondo cui “tutto è ETA”, utilizzato dai giudici spagnoli per reprimere e illegalizzare organizzazioni politiche e movimenti sociali, come l’organizzazione internazionalista Askapena; vuol dire denunciare la criminale politica di dispersione che tiene le prigioniere e i prigionieri politici baschi a centinaia di chilometri di distanza dai loro cari; vuole dire parlare delle decine di rifugiati ed esiliati politici baschi che, per l’immobilismo di madrid, sono ancora costretti a rimanere lontani dalla loro terra e dalla possibilità di poter contribuire attivamente alla creazione della Euskal Herria libera e in pace di domani. Sostenere Karlos e la sua opposizione all’estradizione, vuol dire sostenere chi viene colpito dalla repressione per lottare per una società più giusta.

Karlos askatu! Denak Askatu!
Karlos libero! Tutte liberi!

 

20,21,25,26 marzo Milano, Bergamo, Bologna: EuskalHerria non cammina da sola!

  • Marzo 17, 2015 10:50

In tutte le città ci saranno aggiornamenti sulla campagna contro l’estradizione e per la libertà di Karlos!

milano bergamo bologna

 

 

 

 

 

 

 

 

EUSKAL HERRIA NON CAMMINA SOLA

Iniziative in solidarietà con il Paese Basco
MILANO • csa Baraonda – via Pacinotti 13 Segrate (MI)
• venerdì 20 marzo 2015
Aperitivo popolare e a seguire proiezione del film “resitOndarroa” sull’esperienza del muro popular
• sabato 21 marzo 2015
dalle 19: pizza del forno “Falce e Mozzarella”
a seguire:
# La gioventù basca non si arresta
Incontro con uno degli imputati del macro-processo conto 28 giovani indipendentisti baschi e con Ernai – organizzazione giovanile basca
# Karlos libero! Karlos Askatu!
Collegamento con Roma per aggiornamenti con “Un caso basco a Roma” sulla campagna contro l’estradizione di un militante basco
dalle 21.30 Concerto con i Sine Frontera, da Mantova.
BERGAMO • 25 marzo 2015 • Barrio Campagnola – via Ferruccio Dell’Orto 20 – ore 21.00
# La gioventù basca non si arresta
Incontro con uno degli imputati del macro-processo conto 28 giovani indipendentisti baschi e con Ernai – organizzazione giovanile basca
# Karlos libero! Karlos Askatu!
Collegamento con Roma per aggiornamenti con “Un caso basco a Roma” sulla campagna contro l’estradizione di un militante basco
BOLOGNA • 26 marzo 2015 • Università (in aggiornamento) – ore 20.30
# La gioventù basca non si arresta
Incontro con uno degli imputati del macro-processo conto 28 giovani indipendentisti baschi
# Karlos libero! Karlos Askatu!
Collegamento con Roma per aggiornamenti con “Un caso basco a Roma” sulla campagna contro l’estradizione di un militante basco

COMPLICI E SOLIDALI CON KARLOS!

  • Marzo 14, 2015 17:30

All Reds vs Spartaco Rugby
ALL REDS ROMA E SPARTACO RUGBY

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C.S.O.A. CORTO CIRCUITO , 25 ANNI DI OCCUPAZIONE

milano per karlos
CSA BARAONDA E EHL MILANO

 torino x karlos
CSOA ASKATASUNA E EHL TORINO

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SOLIDARIETA’ CON KARLOS-PAVIA

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ENOTICA,  FORTE PRENESTINO- ROMA

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ITALIA-GALLES , RUGBY  6 NAZIONI, STADIO OLIMPICO-ROMA

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Laboratorio cultura indipendente & laboratorio hip-hop meticcio stayreal/rapnoize – CSO RICOMINCIO DAL FARO- ROMA

perugia
ULTRAS GRIFONI -PERUGIA

forte karlos
CSOA FORTE PRENESTINO-ROMA

karlos oaxaca
OAXACA- MEXICO, PER KARLOS CON RABBIA E CON AMORE

KARandoain karlos

andoain
ANDOAIN- EUSKAL HERRIA

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CSOA FORTE PRENESTINO- ROMA

alexis
ALEXIS OCCUPATO- ROMA

16 marzo aggiornamento udienza per karlos

  • Marzo 14, 2015 17:16

kkAggiornamento 16 marzo

I giudici hanno rifiutato la richiesta degli avvocati per gli arresti domiciliari, quindi Karlos, per ora resta a Rebibbia.
Nelle prossime ore sapremo quali sono state le motivazioni del rigetto e quali sono i tempi per poter fare ricorso.
La rabbia per questa assurda decisione non ci distoglie dal cammino solidale che abbiamo inntrapreso,
sappiamo che la battaglia per la sua libertà sarà ancora lunga e che richiede lo sforzo di tutti e tutte.
Rinnoviamo l’invito a tutti e tutte a scrivergli messaggi di solidarietà e a seguire le iniziative in programma oltre che gli aggiornamenti della campagna tramite il blog, la pagina facebook e l’account di twitter.

DAJE KARLOS!
ANIMO!

AGGIORNAMENTO UDIENZA PER KARLOS 12 marzo

Questa mattina nel tribunale di piazzale clodio si è tenuta l’udienza per la richiesta di revoca delle misure cautelari che vedono Karlos recluso da ormai due settimane nel carcere di Rebibbia.
Con alcuni solidali davanti all’aula abbiamo potuto fare un breve saluto a Karlos e fargli sentire ancora una volta che non è solo nella battaglia che sta conducendo, contro l’estradizione in spagna e per la libertà.
Anche questa volta Karlos ci è apparso forte e sereno, e questo ci è stato confermato anche dagli avvocati ai quali ha detto che numerosi telegrammi e lettere di solidarietà stanno rompendo in questi giorni la monotonia dell’isolamento cui è stato costretto, dandogli forza e determinazione, nonostante non gli sia ancora permesso di scrivere e rispondere come vorrebbe.

In queste ore mentre aspettiamo che i giudici si pronuncino sulle misure cautelari, accettando o rifiutando la richiesta di domiciliari avanzata dagli avvocati.

Karlos Askatu!
Karlos Libero!
No all’estradizione!
Libertà per tutti e tutte le prigioniere politiche basche!

21 e 22 marzo INIZIATIVE PER KARLOS A TORINO E ROMA

  • Marzo 13, 2015 21:03

TORINO CSOA ASKATASUNA CORSO REGINA 47

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ROMA CSOA LA STRADA VIA PASSINO 24

K STRADA

6 marzo Roma- Andoain sorelle nella solidarietà

  • Marzo 9, 2015 18:50

 

Venerdì 6 marzo, ad Alexis  occupato si è svolta una partecipata iniziativa di informazione e approfondimento sul tema  della repressione, del carcere e della tortura in Euskal Herria, in solidarietà con Karlos.
Contemporaneamente ad Andoain, paese natale di Karlos, si teneva una conferenza stampa in cui è stato diffuso il seguente comunicato:
IMG-20150307-WA0004Questa conferenza stampa ha due obiettivi: prima di tutto inviare tutta la nostra solidarietà a Karlos e a tutti i suoi amici e familiari qui e in italia e anche fare una riflessione sul suo arresto.

1. L’arresto di Karlos é la conseguenza della decisione di uno Stato che non vuole fare passi in avanti. Lo Stato spagnolo non parla di soluzione per il popolo basco e continua ancora con arresti e repressione come se niente fosse sucesso nel dibattito politico.
2. Il caso di Karlos é un chiaro esempio di un caso mediatico. Dovuto alla mancanza di prove e di base giuridica per fare il processo Karlos é stato condannato mediaticamente. E questa é la ragione che ha portato il nostro amico all’ esilio e ora al carcere.
3. Nell processo del 2000 era chiaro il carattere vendicativo del giudice. É stato tutto un montaggio poliziesco Abbiamo alcuni esempi:
– l’unica testimonianza è di un vicino che di notte e dal quarto piano di una casa afferma di riconoscere Karlos,con il volto coperto, per il modo di camminare.
– l’accusa utilizza come prove delle cose sequestrate in casa di Karlos: solvente (lui era pittore), parrucche di carnevale, adesivi…
– prima di arrestarlo nel 1997 la polizia lo aveva seguito per un anno. In quegli annni la kale borroka a Andoain era abbastanza abituale ma non arrestarono nessun altro, solo Karlos come un ‘capro espiatorio’ con una condanna esemplare di 16 anni di galera.
– Il caso di Karlos bisogna capirlo nel contesto di quegli anni, perche questo tipo di proccesi assurdi, inventati o ricostruiti dalla polizia erano molto frequenti. La gioventù rivoluzionaria che lottava per il socialismo e l’ indipendenza del popolo basco era perseguitata e condannata a tantissimi anni, cosí credevano di poter annientare i giovani, di poter fermare la lotta.
4. Sicuramente non sono stati anni facili per Karlos fuori casa e lontano dal suo paese. Ma a Roma si era rifatto una vita e viveva con la sua compagna e suo figlio.

Ancora una volta vogliamo denunciare l’arresto di Karlos e vogliamo esprimere la nostra solidarietà con Karlos e con i suoi familiari e amici.

Seguiremo lottando fino a che Karlos e tutti i prigionieri e le prigioniere politiche siano libere.
È ora di svuotare tutte le carceri, facciamolo insieme!”

andoainalexis

La Solidarietà non si arresta: Scriviamo a Karlos!

  • Marzo 5, 2015 12:00

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EUSKAL HERRIA- Andoain- manifestazioni in solidarietà con Karlos!

  • Marzo 2, 2015 16:10

 

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VOLANTINO IN EUSKERA DISTRIBUITO DURANTE LA MANIFESTAZIONE:

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VOLANTINO IN CASTIGLIANO:
errepresioa ez da bidea cast

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KARLOS ASKATU! KARLOS LIBERO!