Bilbao contro il processo delle “Herriko Taberna” – 9 luglio 2013
GIUDIZIO 35/02 “IL DIRITTO PENALE DEL NEMICO”
Il 9 luglio 2013, presso la sede del Collegio degli Avvocati di Bizkaia, a Bilbao, un gruppo di personalità basche di varia appartenenza politica e provenienti da diversi ambiti (giuristi, giornalisti, docenti universitari e membri di organizzazioni della società civile) hanno presentato un manifesto relativo al giudizio 35/02, più noto come delle “herriko taberna”. Un giudizio che il prossimo 17 ottobre presso la famigerata Audiencia Nacional vedrà iniziare il processo a 40 esponenti della sinistra indipendentista e di associazioni culturali, sportive ed enogastronomiche, accusati di assurdi reati relativi alla gestione economica delle Herriko Taberna (i “Bar del Popolo”, sedi di aggregazione sociale della sinistra indipendentista), e addirittura di appartenenza a banda armata, rischiando così dure pene detentive.
Nel manifesto si evidenzia come questo processo si basi esclusivamente su speculazioni degli inquirenti e sui referti della polizia. Un giudizio che inoltre si è caratterizzato per numerosi eccessi giudiziari e della polizia durante i 10 anni di indagini, comminando in questo modo una pena aggiuntiva anticipata a chi ancora deve essere processato. Secondo le personalità che hanno presentato questo manifesto il giudizio 35/02 rappresenta un caso evidente di “Diritto penale del nemico”, frutto di una vera e propria persecuzione politica e incompatibile con uno Stato di diritto democratico europeo degno di questo nome.
Per questi motivi i firmatari e le firmatarie del documento chiedono che il processo si chiuda con l’assoluzione di tutte le persone accusate, e, più in generale, la fine dell’applicazione del “diritto penale del nemico” in tutti i processi che riguardano gli attivisti e le attiviste delle organizzazioni sociali e politiche della sinistra indipendentista basca, nel rispetto del pluralismo politico e tenendo in considerazione la nuova fase che si è aperta con la fine della lotta armata di ETA e le conseguenti possibilità di sviluppo di un reale processo di democratizzazione dello scenario politico basco. I firmatari rivolgono un appello a persone di diversa appartenenza politica affinché si uniscano alla loro richiesta di terminare una volta per tutte con i processi politici utili solo ai nemici della pace.
http://es.scribd.com/doc/152642508/Manifiesto-sumario-35-02-Herriko-tabernas
SENZA LA LORO LIBERTA’ NON SAREMO MAI LIBERE E LIBERI!
IRUÑA – Martxa eta Borroka – 6 luglio 2013
IRUÑA – CONTINUA LA MOBILITAZIONE CONTRO LA REPRESSIONE
ROMA SOLIDALE CON COMPAGN* DI IRUÑA – 1.07.2013
HERRI HARRESIA ERAIKITZEN!
Oggi di fronte al colosseo, il comitato “un caso basco a roma” è tornato ad esprimere solidarietà ai compagni ed alle compagne basch*.
In questi giorni infatti 6 compagn* di Iruña, del movimento giovanile basco, rischiano di entrare nelle carceri dello stato spagnolo esclusivamente per la loro appartenenza ad un organizzazione politica.
Per questo come già è accaduto negli scorsi mesi a Donostia e Ondarroa si è formato un muro popolare (herrri harresia), dove centinaia di persone si riuniscono in presidio permanente per frapporsi tra gli imputati e la polizia foral di Navarra ed impedire il loro arresto.
Negli ultimi anni la criminalizzazione del movimento giovanile basco(prima Segi ora Ernai) è stato al centro dell’agenda politica degli apparati repressivi dello stato spagnolo fin da quando nel 2007 l’organizzazione Segi è stata dichiarata illegale.
Da quel momento centinaia di giovan* basch* sono stat* perseguitat* e arrestat* per la loro appartenenza all’organizzazione giovanile. Nei prossimi mesi oltre ai 6 ragazzi di Iruña, altri 3 giovani di Bilbao rischiano fino a 14 anni di carcere e da ottobre altri 40 giovani indipendentist* saranno sottopost* a giudizio, non lasciamol* sol*.
euskal gazteria aurrera !
libertà per tutte e tutti i prigionieri politici baschi !
Roma – 26 giugno 2013 GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA TORTURA
Il comitato un caso basco a Roma ha deciso di contribuire alla giornata.Un ponte di Roma oggi ha parlato euskera.
Troppi sono i paesi in cui la tortura viene utilizzata. Come in italia anche in spagna questa infamità viene condotta nell’impunità ,forti di questo le forze di controllo utilizzano questo strumento contro i militanti baschi per estorcere finte prove di colpevolezza e successivamente condannare i compagn@ coinvolti. La spagna è stata più volte condannata dalla comunità europea, ma continua la sua repressione dell conflitto basco utilizzando la tortura. Fuori da ogni norma che regola i diritti umanai la spagna continua a imporre 5 giorni di incomunicazione ai militanti baschi che arresta, in questi 5 giorni oltre non dare infiormazioni sull’arresto, i compagn@ non possono ricevere né medici né avvocati e spesso denunciano di aver subito atti di tortura. In questa giornata il nostro pensiero e la nostra solidarietà vanno al nostro compagno Lander, a tutt@ i prigionier@ politic@ basch@, a tutte le vittime di tortura.
BASTA TORTURA NEL PAESE BASCO TORTURARIK EZ
PALESTINA SOLIDALE CON EUSKAL HERRIA
Venerdì 14 giugno durante un corteo che dal villaggio di Al Maasara ha raggiunto l’insediamento ebraico di Gush Etzion tra i cartelli che chiedono libertà c’è anche anche il nome di Lander.
LANDER LIBERO!
PALESTINA LIBERA!
TUTTI LIBERE!
ESKERRIK ASKO
ESKERRIK ASKO
ASPETTANDO L’8 GIUGNO E FERMIN MUGURUZA
Roma, 8 giugno
Fermin Muguruza in concerto
Sabato 8 giugno il ‘No more tour’ fa tappa nella capitale
Si annuncia come un grande evento musicale e come un grande momento di controinformazione quello che si terrà sabato 8 giugno a Roma, ospitato dal Loa Acrobax in via della Vasca Navale n° 6.
Sul palco dello spazio occupato a due passi da Ponte Marconi, per la sua unica data italiana nell’ambito di un tour internazionale che ha già toccato diversi paesi, si esibiranno il noto e poliedrico artista basco Fermin Muguruza e la sua band. Ad alternarsi sul palco con l’artista più noto della scena musicale basca un’altra band proveniente da Euskal Herria, l’irriverente Banda Batxoki, e i romani Shots in the Dark.
La serata proseguirà fino a tarda notte con le selezioni ska, reggae e rock steady di Dj Prozac.
I concerti inizieranno alle 22.00, ma dalle 20 sarà possibile cenare con alcuni piatti della tradizione gastronomica basca. Nel corso della serata saranno anche proiettati dei filmati sulla situazione nel Paese Basco e sarà realizzato un collegamento con Bilbao.
L’evento è organizzato dal Comitato ‘Un caso basco a Roma’ a sostegno della campagna di solidarietà con i prigionieri e le prigioniere politiche basche. L’ingresso è a sottoscrizione – solo 5 euro – e il ricavato dell’iniziativa sarà destinato alla copertura delle spese legali di Lander Fernandez, attivista basco arrestato a Roma il 13 giugno del 2012, estradato in Spagna lo scorso 27 aprile ed attualmente rinchiuso nel carcere di Soto del Real sulla base di una dichiarazione estorta sotto tortura.
Do I Need (S)Pain? Contestazione allo stand del ministero del turismo spagnolo
25 maggio – Roma
Questa mattina un gruppo di 30 attivisti/e del comitato ‘Un caso basco a Roma’ hanno interrotto la manifestazione ‘La Spagna a Roma’ organizzata dall’Ufficio Spagnolo del Turismo presso la Galleria Alberto Sordi, nel centro della città.
Con foto, striscioni e volantini hanno denunciato l’altro volto del paese iberico, il volto della repressione delle lotte sociali, della tortura dei detenuti, dei diritti negati di centinaia di cittadini e cittadine basche.
L’azione è stata fatta in solidarietà con gli oltre 600 detenuti e detenute politiche basche costretti nelle carceri spagnole, tra cui Lander Fernandez, che ha vissuto a Roma negli ultimi due anni e che un mese fa è stato estradato a Madrid, con l’accusa di danneggiamento di un autobus avvenuto nel 2002. Un caso quello di Lander, come molti altri, in cui un’accusa assurda, basata su una testimonianza rilasciata sotto tortura da un altro detenuto, viene trasformata in reato di terrorismo dalla propaganda del governo spagnolo.
La reazione ottusa degli addetti allo stand del turismo è sfociata nel ridicolo accanimento contro le foto dei prigionieri e dei torturati baschi. A ricordarci nuovamente il legame inscindibile tra lo stato spagnolo e quello italiano un plotone di polizia ha inseguito il comitato che si stava allontanando dallo stand, strattonando alcuni attivisti/e tentando invano di identificarli.
Questo il volantino distribuito durante l’iniziativa.
Do I need (S)pain??
LA SPAGNA TORTURA.
NON ANDARCI IN VACANZA !
Spagna non vuole dire solo mare, spiagge, città da visitare e attrazioni turistiche.
Spagna è anche tortura e repressione dei movimenti politici e sociali.
Da diversi anni le associazioni per la tutela dei diritti umani e importanti organizzazioni internazionali hanno denunciato molti casi di tortura avvenuti nelle carceri e nei commissariati spagnoli, ma il governo di Madrid continua a fare orecchie da mercante, mantenendo in vigore la legislazione speciale antiterrorista che favorisce la pratica dei maltrattamenti contro attiviste e attivisti politici baschi e non solo.
Torture e maltrattamenti usati per estorcere dichiarazioni favorevoli all’accusa e funzionali alla costruzione di processi farsa. Proprio alcune settimane fa il Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura ha reso pubblico il rapporto annuale in cui viene documentato un caso di tortura avvenuto nel 2011 ai danni di una giovane attivista basca.
Questo atteggiamento del governo spagnolo risulta particolarmente assurdo e odioso dopo che nell’ottobre 2011 l’organizzazione indipendentista Eta ha posto fine in maniera definitiva alla lotta armata, rispondendo alla volontà di risoluzione del conflitto condivisa dalla stragrande maggioranza della società basca. Il governo di Madrid, invece di dimostrare di essere all’altezza della situazione, continua a seguire il vecchio copione di criminalizzazione e repressione.
Anche la città di Roma ha vissuto recentemente gli effetti dell’ottusa politica repressiva spagnola, con il caso del cittadino basco Lander Fernández Arrinda, che viveva nella nostra città da due anni, estradato con la complicità del governo italiano e incarcerato a Madrid sulla base di un’assurda accusa di terrorismo, frutto di una confessione estorta sotto tortura, come hanno dimostrato i diversi parlamentari italiani e i giuristi di livello internazionale che hanno seguito il caso.
Questa città non può tollerare che nelle sue piazze si mettano in vetrina le attrazioni turistiche spagnole, mentre nelle carceri e nei commissariati del paese iberico è in corso una vera e propria persecuzione di movimenti politici e sociali.
Alde hemendik! Via da qui chi reprime e tortura!
LANDER LIBERO !
BASTA TORTURA ! BASTA REPRESSIONE !
SOLIDARIETA’ alle PRIGIONIERE e ai PRIGIONIERI POLITICI BASCHI !
EUSKAL PRESOAK eta IHESLARIAK ETXERA !
TUTTI LIBERE !
18 MAGGIO – ROMA – EUSKAL PRESOAK ETXERA !
18 MAGGIO
ROMA COMPLICE E SOLIDALE CON LE PRIGIONIERE E I PRIGIONIERI POLITICI BASCHI
TUTTI LIBERE!
AIDA CAMP- PALESTINA SOLIDALE
PALESTINA
CAMPO PROFUGHI DI AIDA – zona BETLEMME
La torretta militare israeliana che sovrasta l’entrata del campo profughi di Aida, incorporata nel muro dell’apartheid, è andata a fuoco nel dicembre 2012 nelle giornate di lotta seguite all’uccisione di Mohammad Zaid Awwad Salayam, giovane ragazzo di Hebron colpito a morte a un Check Point, da una soldatessa israeliana, nel giorno del suo diciassettesimo compleanno.
I/Le compagn* antifascist* del campo di Aida, in queste foto, ci dimostrano ancora una volta che le solidarietà non ha confini e che la lotta dal basso per la libertà è la stessa in qualsiasi parte del mondo.
PALESTINA LIBERA!
LANDER LIBERO!
TUTTI LIBERE!
PALESTINAN INTIFADA !
EUSKAL HERRIAN MATXINADA !
ONDARROA – HERRI HARRESIA PER URTZA
ONDARROA – HERRI HARRESIA PER URTZA
6 giorni di MURO POPOLARE in difesa di URTZA ALKORTA
Dalla testimonianza di una compagna sul posto: “Alla fine come saprete le guardie sono arrivate ..questa mattina verso le 6.30. Un sacco di guardie, un’esagerazione! quaranta furgoni! C’era tutto il paesino, con gente di tutte le età ….tante ore senza dormire. ..è stato emozionante ..una continua tensione per difendere Urtza a qualsiasi ora del giorno. Ieri notte ci hanno svegliato alle 3, alle 5 e alle 7 e le ultime due allerte sono state alle 9 e alle 11. E il ponte si è riempito sempre in pochissimo tempo. Il paese di Ondarru è stato costantemente a totale disposizione di quello che bisognava fare, incredibile! è stata una grande dimostrazione di dignità e forza. Ma comunque verso le 11.00 la polizia è arrivata fino dov’era Urtza e l’hanno portata via, lei, fortissima, come sempre quando scendeva dal ponte e urlava “grazie Euskal Herria, oggi abbiamo vinto noi!”.
Dopo sei giorni e dopo ore sul ponte con un freddo della madonna e la pioggia in faccia è finita così. Ma è vero che la gente è comunque riuscita a fare tutto quello che si era pensato di fare, quindi infondo, tutto molto bene.”
video e info
http://www.youtube.com/watch?v=SjJJtPdGaL8
http://www.naiz.info/eu/mediateca/video/cronica-de-lo-sucedido-en-ondarroa
http://firstlinepress.org/laske-gunea-e-il-muro-popolare-basco/
http://www.contropiano.org/archivio-news/archivio-news/in-breve/esteri/item/16595-lassalto-della-polizia-a-ondarroa-foto-e-video
LANDER LIBERO!
SOLIDALI CON LE PRIGIONIERE E I PRIGIONIERI POLITICI BASCHI!
FERMIN MUGURUZA – NO MORE TOUR 2013 – ROMA
TOUR MONDIALE
Unica data italiana
8 giugno 2013
L.O.A. ACROBAX
via della Vasca Navale 6
Iniziativa a sostegno delle spese legali di Lander Fernandez
Al fianco di tutte le prigioniere e i prigionieri politici baschi!
Lander Libero! Tutti Libere!
Nel corso della serata proiezioni video, interventi e collegamenti con Euskal Herria
ORE 20 CENA BASCA!
-SHOTS IN THE DARK
-BANDA BATXOKI (euskal herria)
-FERMIN MUGURUZA
NO MORE TOUR 2013
A seguire: dj set
PROZAC – Selezioni SKA-REGGAE-ROCKSTADY da Radiondarossa 87.9 fm
ingresso a sottoscrizione 5 euro
ASSOLTO ARTZAI SANTESTEBAN – GIOVANE BASCO ESTRADATO 3 ANNI FA DALL’ITALIA
Artzai Santesteban viene arrestato a Roma nel 2010 insieme a Fermin Martinez Lakunza e Zurine Gogenola Goitia, con l’accusa di appartenenza a Segi, organizzazione giovanile basca, che con la solita mistificazione la Spagna considera organizzazione terroristica e mette al bando nel 2002.
Dopo mesi di carcere a Regina Coeli e a Terni, Artzai, Fermin e Zurine vengono estradati in Spagna e portati davanti l’ Audiencia Nacional, ma dopo quasi 3 anni quel processo si deve ancora tenere.
Oggi al termine di un altro processo per ‘ Kale Borroka ‘ , accusato di aver partecipato ad un attacco contro una camionetta della polizia, Artzai è stato assolto, per mancanza di prove se non alcune dichiarazioni estorte sotto tortura dalla polizia.
http://www.youtube.com/watch?v=eDnpQGM3Et4
LIBERI TUTTE SUBITO!
11 MAGGIO “QUI BELFAST” – VIA DEI VOLSCI ORE 18
ROMA RICORDA BOBBY SANDS
PRESENTA
QUI BELFAST
Dibattito con
RAYMOND MC CARTNEY, compagno di Bobby Sands e deputato dello Sinn Féin
SILVIA CALAMATI, giornalista e scrittrice
ADRIANO CIRULLI, uncasobascoaroma
a seguire: RED PACK – MUSICA IRLANDESE
Durante l’ iniziativa ci sarà il banchetto informativo con il materiale a sostegno di uncasobascoaroma
VIA DEI VOLSCI- SAN LORENZO- ORE 18
ROMA 3 MAGGIO 2013 – NIENTE DA FESTEGGIARE!
Oggi siamo andat* a rovinare la festa “Las Catas del Cervantes” che si teneva presso l’Istituto Cervantes di Roma. Nessun brindisi o ricevimento passerà indisturbato fin quando Lander non verrà liberato.
La lotta del Paese Basco è la nostra lotta e non avrete pace fin quando tutt* non saranno liber*!
1 maggio 2013 – Girasoli solidali con Lander!
“Abbiamo deciso di dedicare la guerrilla gardening dell’ International Sunflower day 2013 al compagno basco Lander Fernandez Arrinda sperando di vederlo presto libero tornare nella nostra città! I nostri girasoli seminati quando sbocceranno grideranno per Corviale FREE LANDER!
buon primo maggio a tutt*”
giardinier* sovversiv* roman*
1 maggio 2013 – c.s.o.a. Forte Prenestino – Roma
1 MAGGIO 2013 – c.s.o.a. FORTE PRENESTINO
27° ANNO D’OCCUPAZIONE – 31° FESTA DEL NON LAVORO