IRUÑA – Martxa eta Borroka – 6 luglio 2013

  • Luglio 7, 2013 16:43

IRUÑA – CONTINUA LA MOBILITAZIONE CONTRO LA REPRESSIONE Hist—rico txupinazo retrasado mas de 18 minutos por una gigante ikurri–a.

In queste settimane continua la costruzione di Muri Popolari (Herri Harresiak) nel Paese basco, per resistere ai mandati di arresto dell’Audiencia Nacional spagnola (tribunale speciale antiterrorista) contro attiviste e attivisti del movimento indipendentista basco. Dopo Donostia e Ondarroa ora il muro popolare si sta costruendo in Navarra, dove la compagna Maider Caminos e i compagni Luis Goñi, Xabier Sagardoi, Aritz Azkonae  Mikel Jiménez (già in prigione) rischiano di venire arrestati e scontare diversi anni di carcere in regime antiterrorista per aver militato nelle organizzazioni politiche del movimento indipendentista (quindi per compiere attività politica).
In questo video (in castigliano) si descrive la loro situazione  http://www.youtube.com/watch?v=FnMFRrhIadY
A loro si aggiugne Josu Esparza, che rischia l’arresto per aver espresso pubblicamente solidarietà alle prigioniere e ai prigionieri politici baschi mostrando delle foto durante la Korrika, una manifestazione a sostegno della lingua basca.
Il passato 22 giugno diverse realtà sociali, politiche e culturali si sono riunite nella Piazza del Castillo di Iruña/Pamplona, la capitale navarra, per esprimere visivamente la loro solidarietà con i 6 compagn* e per iniziare a organizzare la costruzione del muro popolare in loro difesa.
askegunea1Un muro arancione (il colore scelto come simbolo) che deve riempire le strade e le piazze basche e non solo, per abbracciare e difendere Maider, Luis, Xabier, Aritz, Mikel e Josu Dall’assemblea è emersa una chiara e forte determinazione nel volersi opporre all’assurda politica repressiva portata avanti dall’Audiencia Nacional su mandato delle autorità politiche spagnole.
Come ha indicato Maider Caminos nel suo intervento: “questo è il momento di svuotare le carceri, non di riempirle. Non si possono accettare altri giudizi politici”.
La mobilitazione si sta sviluppando durante un periodo particolare, caratterizzato da diverse feste popolari nelle città e paesini navarri, tra cui la famosa festa di San Fermin proprio a Iruña, dove storicamente parallelamente ai momenti ludici e festivi sono presenti momenti di mobilitazione in favore della lingua e della cultura basca e in solidarietà ai prigionieri e alle prigioniere politiche basche. Momenti di mobilitazione che spesso fanno innervosire le autorità politiche navarre, espressione della destra spagnolista e antibasca più reazionaria,e  coinvolte, come sta emergendo in queste settimane, in enormi scandali di corruzione.
IRUProprio il 6 luglio in occasione del txupinazo l’ inaugurazione della festa di San Fermin, la Polizia Forale Navarra e la Polizia Municipale hanno cercato di impedire la presenza dell’ikurrina (la bandiera basca) e della solidarietà ai prigionieri e alle prigioniere politiche basche, ma la determinazione delle compagne e dei compagni ha superato lo sbarramento della polizia riuscendo ad entrare nella piazza (http://youtu.be/Uc5MZNHhF68).
Successivamente alcun* compagn*sono salit* sui tetti sopra la piazza del txupinazo e un’ Ikurriña gigante è stata messa a coprire buona parte della facciata del comune da dove inizia la festa di San Fermin.

http://www.rtve.es/alacarta/videos/sanfermines/se-retrasa-chupinazo-despliegue-gran-ikurrina/1918830/
Oggi come ieri in Euskal Herria, martxa eta borroka (festa e lotta) !
San Fermin2013