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ASKAPENA AURRERA, Manifesto di Solidarietà Internazionalista!

  • Aprile 13, 2015 16:36

Askapena è un’organizzazione internazionalista del movimento popolare basco che conta ormai 27 anni di lotta e impegno politico.
L’obiettivo che si è preposta è una Euskal Herria internazionalista, pertanto contribuisce alla costruzione nazionale e sociale del suo popolo per ottenere l’indipendenza e il socialismo per il Paese Basco e tutti gli altri popoli.

ADERIAMO E PUBBLICHIAMO IL

Manifesto di solidarietà internazionalista riguardante il processo contro Askapena e i 5 militanti internazionalisti baschi:

askapenaCinque anni fa lo Stato spagnolo effettuò una retata contro otto militanti di Askapena; oggi lo Stato spagnolo, tramite il suo pubblico ministero, ha reso pubblica la richiesta di sei anni di carcere per cinque di loro e l’illegalizzazione di Askapena e di altre realtà a essa collegate. 
Un nuovo attacco repressivo contro il popolo basco, che si aggiunge al lungo elenco di misure fasciste che lo Stato spagnolo utilizza per chiudere i mezzi di comunicazione e illegalizzare partiti politici e organizzazioni del movimento popolare basco.
Questa volta lo Stato spagnolo si è scagliato direttamente contro l’internazionalismo. In qualità di Stato imperialista vuole neutralizzare il lavoro che i militanti baschi hanno sviluppato in tutti questi anni. Un internazionalismo impegnato con la lotta del proprio popolo, solidale con i diversi processi rivoluzionari nel mondo e che riceve solidarietà dagli altri popoli coinvolti.
Come se non bastasse, lo Stato cerca di criminalizzare anche la solidarietà internazionalista verso Euskal Herria. Secondo la sua visione reazionaria, il lavoro che facciamo come Euskal Herriaren Lagunak (EHL – Comitati di solidarietà con il popolo basco) è una semplice appendice di Askapena all’estero. Pretendono di criminalizzare anche le diverse “Brigate” basche che da decenni partono da Euskal Herria per conoscere le realtà dei nostri popoli in lotta. Ma cosa possiamo aspettarci da uno Stato imperialista? Difficilmente potranno capire che l’internazionalismo è la tenerezza dei popoli. Per noi, la lotta del popolo basco merita solidarietà perché è legittima, ribelle e liberatrice. La lotta di Euskal Herria la sentiamo nostra, così abbiamo deciso e per questi motivi continueremo a dimostrare la nostra solidarietà alla lotta di questo popolo fratello.

Vogliamo invitare i singoli, i collettivi e le organizzazioni ad aderire a questo Manifesto e a fare proprie le seguenti richieste e responsabilità:

-Esigere la fine di tutti i processi politici contro il popolo basco, in particolar modo il processo contro Askapena e i cinque internazionalisti baschi
-Esigere la fine della criminalizzazione dell’internazionalismo, soprattutto della solidarietà contro il popolo basco.
-Continuare il lavoro di solidarietà internazionalista tra i popoli, specialmente verso Euskal Herria.

Siamo internazionalisti, per questo Euskal Herria non cammina da sola!
ASKAPENA AURRERA!!! 
Euskal Herriaren Lagunak
Inviare la propria adesione a italia.ehl@gmail.com

16 Aprile MARTXA eta BORROKA @ L.O.A. ACROBAX

  • Aprile 13, 2015 00:00


image-0001(1)GIOVEDì 16 APRILE @ IL L.O.A. ACROBAX via della Vasca Navale 6

Di ritorno da Euskal Herria..
Dopo aver incontrato i compagni e le compagne di Karlos, e aver partecipato con loro al presidio per la liberazione dei PRESOAK che si tiene ogni venerdì..Dopo aver manifestato nelle strade di Ondarroa per la libertà dei detenuti malati, rinchiusi nelle carceri spagnole..
Dopo aver corso un pezzetto  della storica Korrika che attraversa l’intero Paese Basco, nel nome di Karlos e della libertà di tutti e tutte..

http://uncasobascoaroma.noblogs.org/post/2015/04/07/marzo-2015-uncasobascoaroma-in-euskal-herria-con-karlos/

*AGGIORNAMENTI
*VIDEO E
*PINTXOS

CON UN CASO BASCO A ROMA
DALLE ORE 19

MARTXA ETA BORROKA…PERCHE’ LA LOTTA E’ ANCHE ALLEGRIA!

SERATA  A SOSTEGNO DI KARLOS E DELLE SPESE LEGALI!

Marzo 2015 UnCasoBascoARoma in Euskal Herria..con Karlos!

  • Aprile 7, 2015 09:43

Korrika 6Mesi fa avevamo deciso di partecipare alla Korrika ma, come spesso accade in Euskal Herria, è stato un viaggio denso di incontri politici e di solidarietà attiva, di momenti di scambio e di crescita collettiva:
Ad Andoain con i compagni, le compagne e i familiari di Karlos, ad Ondarroa nel corteo per la liberazione dei presoak e in particolare di quelli malati..

Siamo partit* per partecipare alla Korrika, la maratona popolare a
sostegno della lingua basca, l’euskera.
Una lunga corsa che dal 1980, ogni 2 anni, attraversa le 7 province di Euskal Herria senza mai fermarsi, di giorno e di notte.
Durante la corsa singoli, collettivi, associazioni, si passano un testimone che racchiude un messaggio che viene letto l’ultimo giorno, nell’atto conclusivo della Korrika.
Il messaggio di quest’anno ha sottolineato il forte legame tra la lotta a sostegno dell’euskera, una lingua minorizzata, e le altre lotte politiche e sociali in corso in Euskal Herria: “nella piazza e in euskera, si combatte contro le ingiustizie sociali”.
Il km che abbiamo sottoscritto si trovava nella discesa di Barazar, nella provincia di Bizkaia, scendendo verso il paese di Zenauri.
Impressionante la partecipazione popolare a questo evento culturale, tanto nei paesi, nelle campagne, nei centri più piccoli, quanto nelle città più grandi, fino ad arrivare l’ultimo giorno a Bilbao con un grande evento che ha visto oltre 60 mila persone riversarsi nelle strade per celebrare la lingua e la cultura basca.
Emozionante per noi partecipare e contribuire a un pezzetto di questa storia, raccogliere il testimone e trasportarlo qualche centinaio di metri in avanti al grido incessante di TIPI TAPA TIPI TAPA KORRIKA, che veniva dalla camionetta che precedeva la maratona e dalla folla che l’accompagnava.
Con noi i compagni e le compagne di Santutxu insieme a quell* conosciuti in questi anni durante la vicenda di Lander e Aingeru e nel percorso di solidarietà e scambio con Euskal Herria.

In particolare sta volta siamo arrivati nel Paese basco con una motivazione fondamentale, riportare nella sua terra la storia Karlos, rinchiuso in isolamento nel carcere di Rebibbia da più di un mese, per un reato di Kale Borroka risalente al 1997, per il quale è stato condannato nel 2000 a 16 anni di carcere.
Per questo abbiamo corso con il suo nome stampato sulle magl
iette e portando trai vari striscioni che parlavano di libertà per i prigionieri e le prigioniere, anche una ‘pankarta‘ con scritto Karlos Libero Karlos Askatu!
Inoltre questo viaggio è stato l’occasione per visitare Andoain, il paese di Karlos, conoscere i suoi compagni e la sua famiglia, partecipare con loro al presidio che ogni venerdì i solidali e i familiari dei pres@s fanno in tutta Euskal Herria.
Ascoltando le loro parole abbiamo potuto constatare,come già sapevamo, che Karlos, nonostante vivesse da 15 anni in italia, è per tutti loro un compagno costretto alla latitanza e all’esilio dall’assurda condanna che gli era stata imposta, e dalle infami leggi spagnole che perseguitano la popolazione basca da decine e decine di anni.
Ci siamo ri-conosciuti nell’Herriko Taberna di Andoain, nelle scritte sui muri, negli striscioni, nei sorrisi, nelle strette di mano complici e solidali, al di là della distanza dei luoghi in cui viviamo e delle lingue diverse che parliamo.

Durante la nostra permanenza in Euskal Herria abbiamo avuto anche la possibilità di partecipare al corteo che si è svolto ad Ondarroa per la liberazione di Ibon “Iparra” e di tutti i detenuti malati.
Conoscevamo Ondarroa attraverso le straordinarie immagini che 2 anni fa ci avevano raccontato del muro di resistenza popolare, l’Herri Harresia, che aveva impedito per 3 giorni l’arresto di Urtza.
Questa volta un grande corteo cui hanno partecipato persone provenienti da tutta EH, ha sfilato per le strade della cittadina di pescatori, per concludersi in una grande piazza con i discorsi dei famigliari di Ibon e un canto in omaggio a “Iparra”, detenuto a madrid nonostante sia gravemente malato, e per chiederne la liberazione, insieme a quella de* presoak malati in generale.
La manifestazione si è sciolta cantando tutti insieme e a gran voce l’Eusko Gudariak. https://www.youtube.com/watch?v=PN-Ljep9Tr0

Nei giorni trascorsi in Euskal Herria abbiamo visitato diversi luoghi e incontrato vecchi e nuovi compagn* , da tutt* abbiamo apprezzato la grande accoglienza e disponibilità verso la ITALIAKO KUADRILLA.
A
tutt* loro va il nostro ringraziamento, ESKERRIK ASKO, e il nostro arrivederci, AGUR…. eta BENGA!!!!!