Archives for Novembre, 2012

★ 29 NOVEMBRE, BERRI TXARRAK A ROMA

  • Novembre 29, 2012 18:30

★ 29 NOVEMBRE, DIBATTITO E APERITIVO A LOA ACROBAX

  • Novembre 29, 2012 18:25

GIOVEDI 29/11/2012 ore 18:30 LOA ACROBAX

UN CASO BASCO A ROMA – LANDER ASKATU!

L’esperienza della sinistra indipendentista basca rappresenta uno dei casi più interessanti di sintesi tra la rivendicazione del diritto all’autodeterminazione e le istanze di trasformazione sociale nel contesto europeo. Una sintesi frutto della contaminazione tra il movimento indipendentista Basco e diversi movimenti sociali e popolari;una contaminazione iniziata durante la resistenza alla dittatura franchista. Una storia caratterizzata anche dalla lotta armata intrapresa da Eta e i governi spagnolo e francese, che ha dato vita ad una dura repressione e criminalizzazione delle diverse forme di dissenso e conflitto sociale emerse negli anni nella società basca. La storica decisione di Eta di interrompere l’attività armata, resa pubblica nell’ottobre 2011, ha aperto la strada ad un nuovo scenario sociale e politico basco. Una nuova e importante sfida per la sinistra indipendentista e i diversi movimenti sociali baschi, che si inserisce nella profonda crisi che sta interessando lo stato spagnolo come anche il resto d’Europa.

ne parliamo con:

– Adriano Cirulli, autore di
“L’ascia e il serpente. L’Eta e il nazionalismo basco dopo la lotta armata”,
pubblicato da Datanews.

-Marco Laurenzano, autore di “Paese Basco e libertà”,
edito da red star press.

A seguire sarà aperitivo basco.

★ 20 NOVEMBRE, INIZIATIVA A LA SAPIENZA

  • Novembre 20, 2012 10:02

20 NOVEMBRE A LA SAPIENZA, PRANZO SOCIALE E DIBATTITO

LE SINISTRE INDIPENDENTISTE NELL’EUROPA IN CRISI

La crisi politica e sociale in Europa veicola con sé anche la riattivazione e il rafforzamento dei movimenti indipendentisti o regionalisti. In diversi paesi, infatti, come Spagna, Regno Unito e Belgio, si registra una crescente rilevanza politica di movimenti che rivendicano una maggiore quota di autogoverno o la piena indipendenza.
Spesso nei media mainstream, e non solo, queste mobilitazioni vengono considerate come un’espressione di sciovinismo, egoismo se non addirittura di xenofobia e populismo di destra. In realtà si tratta di fenomeni ben più complessi e diversificati al loro interno.

Alcuni movimenti indipendentisti, per le diverse trasformazioni e vicissitudini politiche, economiche e culturali che hanno interessato i rispettivi territori negli ultimi decenni, si caratterizzano per discorsi e pratiche marcatamente di sinistra, in cui l’obiettivo dell’indipendenza viene strettamente associato a quello della profonda trasformazione sociale in senso socialista. Tra questi casi si inseriscono le sinistre indipendentiste basca e catalana che, nell’attuale contesto di crisi multilivello che sta interessando lo stato spagnolo, rilanciano con forza un progetto indipendentista basato su una concezione includente di identità e interno alle lotte e mobilitazioni per i diritti sociali. Un progetto indipendentista che si oppone nettamente tanto alle politiche di austerity del governo di Madrid, quanto alle politiche neoliberiste dei partiti regionalisti di destra, espressione delle borghesie locali.13:00 Pranzo sociale
15:00 Dibattito con Adriano Cirulli,
Dottore di ricerca in sociologia della cultura e dei processi politiciParteciperanno:
– Joan Sebastia “Tato” Colomer
militante catalano di endavant
e candidato all’elezione del 25 novembre per CUP
– Izaskun Goienetxe
militante del movimento giovanile bascoLANDER LIBERO! LANDER ASKATU!
NO ALL’ESTRADIZIONE!

 

★ 13 NOVEMBRE, UDIENZA PER LA REVOCA DELLE MISURE DETENTIVE

  • Novembre 15, 2012 03:56

http://www.youtube.com/watch?v=UsP5m4jFLN0

 http://www.youtube.com/watch?v=uGE5GG0Ig0w&feature=plcp

IMG_1460Lander libero! Lander askatu!

Il nostro amico e compagno Lander Fernandez è agli arresti domiciliari ormai dallo scorso 15 giugno, dopo il suo spettacolare arresto del 13 giugno nella capitale con l’accusa di terrorismo.

In realtà Lander – che lavorava a Roma e partecipava all’attività delle reti sociali alla luce del sole e senza nascondersi – è accusato esclusivamente del presunto danneggiamento di un autobus vuoto, avvenuto nel febbraio del lontano 2002.

Un reato – tutto da dimostrare – che comunque nulla a che fare con il terrorismo e con l’esorbitante pena di 5 anni di carcere che Lander dovrebbe probabilmente scontare se fosse estradato a Madrid come chiede la magistratura spagnola. Un reato che nel nostro paese sarebbe comunque prescritto e che non giustifica l’accanimento delle istituzioni giudiziarie e politiche spagnole nei suoi confronti.Un accanimento comprensibile esclusivamente considerando una cieca e inammissibile repressione da parte dei governi spagnoli presenti e passati contro ogni espressione politica, sociale e culturale del popolo basco, che ha portato in questi anni a politiche emergenzialiste, alla sistematica violazione dei diritti dei prigionieri politici e dei loro familiari, alla persecuzione di organizzazioni sociali, culturali, sindacali e politiche, alla chiusura manu militari di giornali e radio. Una politica repressiva più volte denunciata – dati e documenti alla mano – da istituzioni come l’Onu e da Ong come Amnesty International.Una persecuzione politica e una vera e propria apartheid che oggi non può più contare neanche sulla giustificazione classica della lotta al ‘terrorismo’, dopo la cessazione definitiva e completa di ogni attività violenta da parte dell’ETA ormai più di un anno fa.Le accuse mosse nei confronti di Lander sono pretestuose, inconsistenti e vaghe, e non giustificano né la sua estradizione in Spagna né la privazione della sua libertà in Italia.
Noi vogliamo che Lander torni libero immediatamente, perché è indegno che una persona venga privata della sua libertà così a lungo solo perché perseguitato da un paese sotto accusa a livello internazionale.Per questo invitiamo tutti e tutte a:- manifestare martedì 13 novembre a piazzale Clodio, per chiedere la liberazione di Lander- firmare e far firmare la petizione per la liberazione di Lander che trovate sul blog http://uncasobascoaroma.noblogs.org/– partecipare alle altre iniziative che la Campagna di Solidarietà con Lander Fernandez realizzerà nei prossimi giorni per denunciare il caso di fronte ai media e all’opinione pubblicaLANDER LIBERO! NO ALL’ESTRADIZIONE!
LANDER ASKATU! ESTRADIZIORIK EZ!Info: aske@autistici.org

 

★ IL MANIFESTO: Il “caso Lander”. Interrogazione al ministro Severino

  • Novembre 10, 2012 20:26

Samir Hassan*

Che fosse una boutade ben orchestrata lo si era capito già il 13 giugno scorso, quando la Garbatella si era svegliata in un clima da fiction allestito per arrestare Lander Fernandez Arrinda, presunto militante di Eta; che dietro la domanda di estradizione avanzata in seguito da Madrid si nascondesse una volontà politica anziché un’istanza di giustizia era altrettanto palese, vista l’estraneità di Lander ai legami che gli sono imputati.
Ciò che invece affiora negli ultimi giorni, evidenziando una grave responsabilità del ministro Severino, è la subordinazione della Corte d’Appello a questo maquillage che, dopo quasi 5 mesi, comincia ad assumere tratti grotteschi. In un fax giunto lo scorso 30 ottobre a Kepa Mancisidor, legale di Lander a Bilbao, il rappresentante dell’ambasciata spagnola Manuel Garcia Castellon richiedeva urgentemente all’Audiencia Nacional di Madrid ulteriori prove sulla colpevolezza di Lander, sintomo che le poche informazioni raccolte non sono ad ora sufficienti a tenere in piedi l’impianto accusatorio.
Ma due elementi destano sospetto. In primo luogo, come si evince dallo stesso fax, la richiesta di ulteriori mezzi istruttori avviene su invito del sostituto procuratore Catalani e della presidente della IV sezione della Corte d’Appello di Roma, dott.ssa Russo. Una sollecitazione, quindi, che determina una perdita di imparzialità e terzietà della Corte, oltre ad essere prova di una forte anomalia: la richiesta di supplementi dei materiali istruttori, infatti, può essere effettuata direttamente all’ Audiencia Nacional solo dalla Corte stessa o dal ministro di Grazia e giustizia, mentre la Procura – che in questo caso ha agito fuori dalle proprie competenze – può provare a richiedere materiali integrativi solo attraverso canali diplomatici.
Passiamo alla seconda stranezza. La richiesta di «ulteriori mezzi istruttori» dovrebbe dimostrare sia la «concreta appartenenza» di Lander a Eta, sia la pericolosità del fatto addebitatogli (che ricordiamo risale al 2002, quindi ampiamente prescritto secondo il nostro ordinamento) in relazione alla presenza di persone in prossimità del luogo del reato e alla loro incolumità. Ipotesi, però, già smentite dalla documentazione prodotta in passato dalle autorità spagnole e ora in possesso del collegio difensivo di Lander.
L’unica verità, dunque, è che Lander, ormai da due anni in Italia, è agli arresti domiciliari da quasi 5 mesi senza che le autorità spagnole (e italiane) abbiano presentato uno straccio di prova che renda credibile l’impianto accusatorio. Non è un caso quindi che l’ affaire Lander abbia attirato su di sé la solidarietà delle reti sociali e politiche basche e italiane; ma anche l’impegno a fare chiarezza di molte personalità politiche.
È il caso degli onorevoli Donatella Poretti e Marco Perduca (Radicali) che giovedì scorso hanno presentato un’interrogazione parlamentare al ministro Severino nella quale, sulla scorta degli elementi dedotti dal fax, si interroga la guardasigilli sulla conformità della Corte d’Appello «alle ordinarie procedure di estradizione». I due senatori hanno poi chiesto «se il Ministro non ritenga che sussistano le condizioni per revocare il regime di libertà vigilata a cui è sottoposto LFA (Lander Fernandez Arrinda, ndr ), per permettergli di ricominciare a svolgere le sue attività lavorative e la sua vita ordinaria, o in subordine non possa esser previsto un attenuamento del regime di arresti domiciliari».
Il prossimo 13 novembre, infatti, è fissata l’udienza che deciderà sulla revoca delle misure detentive cui è sottoposto Lander; per questo motivo, a Piazzale Clodio, la rete di solidarietà Un Caso Basco a Roma ha organizzato un presidio di sostegno a partire dalle ore 9.00.

* Tratto da il manifesto dell’11 novembre 2012

★ 5 NOVEMBRE – INIZIATIVA A ROMA3, GIURISPRUDENZA

  • Novembre 9, 2012 21:35

La legislazione penale come strumento di repressione delle lotte sociali

La legislazione penale come strumento repressivo delle lotte sociali (1) odissea basca

La legislazione penale come strumento repressivo delle lotte sociali (2) Maria Luisa D’addabbo

La legislazione penale come strumento repressivo delle lotte sociali (3) Daniele Piva 1/2

La legislazione penale come strumento repressivo delle lotte sociali (3) Daniele Piva 2/2

La legislazione penale come strumento repressivo delle lotte sociali (4) Annalina Simeone

La legislazione penale come strumento repressivo delle lotte sociali (5) Antonello Ciervo 1/3

La legislazione penale come strumento repressivo delle lotte sociali (5) Antonello Ciervo 2/3

La legislazione penale come strumento repressivo delle lotte sociali (5) Antonello Ciervo 3/3

Lander è un cittadino basco che da piu di 4 mesi si trova ai domiciliari a Roma in attesa dell’estradizione, con l’accusa (tutt’ora non provata) di appartenere all’ETA. Vogliamo analizzare le varie contradizioni e problematiche, sia sul piano del diritto internazionale/europeo, sia quello del diritto penale spagnolo.
prendendo spunto del caso Lander, affronteremo in maniera più generale e tecnico-giuridica i temi dell’estradizione e del regime speciale spagnolo per reati di terrorismo, in modo tale evidenziare le incompatibilità con la costituzione spagnola e i principi delle convenzioni europee e internazionali sui diritti dell’uomo ratificate dal Paese.

PARTECIPERANO ALL’INIZIATIVA:
– Daniele Piva, ricercatore di diritto penale
– Antonello Ciervo, ricercatore di diritto costituzionale
– un membro di Behatokia, osservatorio basco sui diritti umani
– un avvocato del collegio difensivo di Lander
con il contributo della cattedra di diritto costituzionale comparato.
LANDER LIBERO! LANDER ASKATU!
Collettivo FuoriLegge

 

★ Le bugie di Madrid…NO PASARAN!

  • Novembre 3, 2012 11:40

 

Ieri mattina un lancio dell’agenzia di stampa spagnola EFE ha dato modo ai quotidiani più reazionari di Spagna di infamare nuovamente tutto ciò che si muove intorno alla lotta del popolo basco. L’arresto a Lione di due presunti membri di ETA, Joseba Iturbe e Izasku Lesaka, è stato infatti ripreso dalle testate de El Correo (quotidiano della provincia Bizkaia), La Razòn e 20minutos che, oltre a riepilogare i 31 casi dei presunti militanti di ETA arrestati fuori dai confini spagnoli, hanno continuato a spalare merda sui detenuti, guarnendo uno scarno elenco di nomi con informazioni fittizie degne delle peggiori fiction di quart’ordine. Un problema al quale siamo abituati; acuito però da una menzogna che ha del paradossale. Nel citare il caso “italiano”, ovvero quello del nostro compagno Lander Fernandez (qui e qui la verità sulla sua storia, qui il blog della campagna che chiede la sua liberazione), le testate assoldate dall’Audiencia Naciònal di Madrid hanno così definito Lander (come indicato dall’agenzia stampa):

Detenido en Roma el presunto miembro de ETA Lander Fernández Arrinda. Portaba una pistola de 9 milímetros y documentación falsa.

Chi segue questo blog sa bene quanto tutto ciò corrisponda ad un’artificiosa e creativa ricostruzione giornalistica. Queste parole sono anzi un’infamia. Lander, non ci stancheremo di ripeterlo, non solo non è membro di ETA ma non risultavano in suo possesso armi e documenti falsi quando, lo scorso 13 giugno, è stato arrestato a Roma, città in cui da due anni ormai vive, tra i compagni, lavorando, alla luce del sole. E soprattutto, connesso al caso di Lander, non ci stancheremo di ripetere come sia infame il teorema “Tutto è ETA” con il quale il governo spagnolo criminalizza e perseguita con accanimento terapeutico i militanti baschi e le loro lotte; un continuo stillicidio che dovrebbe finalmente invitare tutti ad una riflessione meno superficiale su quanto avviene in Euskadi, inducendo a puntare l’indice contro l’apparato repressivo che ascrive ogni lotta, conflitto o iniziativa all’alveo del terrorismo. Il modo migliore, quindi, per denigrare e al contempo mettere in moto la potente macchina della legislazione emergenziale antiterrorismo.

Ma la cosa che ci sembra più strana è un’altra, ovvero la sistematicità con cui la stampa spagnola mette in moto operazioni diffamatorie come queste. Lo scorso 15 ottobre, ad esempio, il portale web di Qué riepilogava i 27 casi di arresti per terrorismo avvenuti fuori dai confini spagnoli (piccola postilla: in 14 giorni, altri 4 arresti…). Anche in questo caso l’infame litania su Lander veniva ripetuta, e anche in questo caso fu l’agenzia stampa EFE ha lanciare la notizia (come si può facilmente vedere all’inizio dell’articolo in questione). Due sono le considerazioni che quindi ci sembrano doverose. Prima di tutto, la riproduzione acritica di veline della polizia repressiva è un’assodata realtà (d’altronde anche da noi succede con la stampa borghese), con l’aggravante della tempistica con cui vengono riprodotte sul web e sul cartaceo. Sfioriamo ritmi settimanali, anche quando non c’è nessun arresto a giustificare un “mostro” sbattuto in prima pagina. In secondo luogo, intendiamo questi fendenti mediatici come un’accurata strategia tesa non tanto a sovrastare la controparte quanto a diffamarla, ad impedire che i movimenti di lotta trovino terreno fertile per aggregare e convincere. Una strategia che inoltre mette in forte difficoltà i compagni che seguono e sostengono le cause degli arrestati per presunzioni varie; forte, infatti, deve essere la controinformazione per dire la verità, il che corrisponde ad un dispendio di energie politiche che se da un lato tutela i perseguiti, dall’altro impone una sottrazione delle stesse ad un livello propositivo, con il rischio che l’attività dei compagni sia relegata ad un piano difensivo, legale e politico. Ovviamente la risposta di autorganizzazione e coscienza di classe su cui conta il movimento basco è più forte di queste operazioni terroristiche; motivo per cui intendiamo dare il giusto peso politico a meschine operazioni come queste che vengono ordite ogni giorno dalla stampa spagnola.

La campagna per la liberazione di Lander, che continua grazie al lavoro quotidiano di compagni italiani e baschi, avvocati italiani e baschi, passa anche attraverso una puntuale controinformazione quando gli organi stampa della repressione spagnola sparano a zero, nel mucchio o su uno solo dei prigionieri politici baschi. L’abbiamo fatto prima, lo facciamo adesso e se dovessero riprovarci saremo qui a smascherare le loro cazzate. A dirgli quanto sono infami.

LANDER LIBERO, LANDER ASKATU!
GORA EUSKAL HERRIA ASKATUTA!

http://www.militant-blog.org/?p=7833

http://www.contropiano.org/it/esteri/item/12172-no-pasaran-le-bugie-di-madrid-sul-caso-lander

★ 3 NOVEMBRE – CONCERTO AL CSOA SANS PAPIERS

  • Novembre 1, 2012 21:23

Lander Libero Lander Askatu !

Concerto Benefit Santeria + Romanez + Santamaria

 

 

Torna il punk al csoa Sans Papiers!!
Tre concerti per passare la serata, una serata per dare sostegno e diffusione alla causa di Lander, nostro fratello e compagno, ai domiciliari da mesi a causa dell’assurda persecuzione della legge spagnola.
Potete sostenere la causa firmando e condividendo la petizione che trovate suhttp://uncasobascoaroma.noblogs.org/  insieme a maggiori informazioni sulla sua storia.

Programma:
dalle h 19:
-Aperitivo a base di pinchos baschi e selezioni ribelli
dalle h 21.30 – Ingresso 5 euri
SANTERIA (Punk_rock_Grunge)
Elisabetta_Voce_Chitarra Carlotta_Basso Davide_BatteriaTHE ROMANEZ (Punk_rock)SANTAMARIA (Punk_rock)

Pre e post concerti, selezioni punk ‘n’ roll, stoner, grunge a cura di Davide Paulkemp Villa, da www.radiosonar.net .

http://www.facebook.com/events/153065018171819/