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APPELLO AL MINISTRO DI GIUSTIZIA- FERMIAMO L’ESTRADIZIONE DI LANDER

  • Dicembre 28, 2012 17:23

FERMIAMO L’ESTRADIZIONE DI LANDER FERNANDEZ

Lander Fernandez Arrinda è un cittadino europeo e attivista dei movimenti politici baschi, detenuto
dal 13 giugno 2012 presso il proprio domicilio a Roma perché oggetto di indagine da parte
dell’Audiencia Nacional di Madrid.

Lander Fernandez è stato arrestato dalla polizia italiana in esecuzione di un mandato di arresto
emanato dalle autorità spagnole. Fernandez è indagato dalla procura spagnola per un’ipotesi di reato
commesso a Bilbao nel febbraio 2002. Si tratterebbe dell’incendio di un autobus vuoto e in sosta.
L’azione non avrebbe prodotto “alcun tipo di rischio per la vita o l’integrità fisica di nessuna
persona”, proprio come riporta il verbale della Polizia autonoma basca. Tale presunto
danneggiamento viene qualificato dal giudice spagnolo come atto terroristico.

Per un presunto reato commesso oltre dieci anni fa, Lander Fernandez è quindi sottoposto dalla
metà del giugno 2012 agli arresti domiciliari, dove attende che la giustizia italiana si esprima sulla
richiesta di estradizione effettuata da parte dell’autorità giudiziaria spagnola.

Ci sono diversi motivi per opporsi a tale richiesta di estradizione:

1. Il fatto addebitato al Fernandez risale al febbraio 2002 e sarebbe quindi prescritto secondo
l’ordinamento giuridico italiano. In base alla normativa internazionale, la prescrizione
rappresentauna causa ostativa all’estradizione; Fernandez pertanto non può essere consegnato alle
autorità spagnole. Tale ostacolo all’estradizione decadrebbe unicamente qualora venisse riconosciuta
un’aggravante “terroristica” al presunto reato compiuto da Fernandez. Tale ipotesi, tuttavia, non
potrebbe trovare alcuna giustificazione. Come già detto, infatti, dal verbale della polizia autonoma
basca si rivela che l’azione di cui è imputato Fernandez non avrebbe compromesso l’incolumità di
nessuno e, inoltre, non è stata rivendicata da gruppo terroristico alcuno.

2. Il procedimento a carico di Lander Fernandez trae origine da una dichiarazione estorta sotto
tortura al suo coimputato Aingeru Cardano. Tale testimonianza, che colloca il Fernandez sul luogo
del reato, avviene durante il cosiddetto periodo di “incomunicacion”. Questo regime, previsto dalla
legislazione spagnola e applicato dall’Audiencia Nacional, consente all’autorità giudiziaria di
trattenere l’arrestato fino a una durata di 5 giorni (estendibili fino a 13), senza che egli possa
nominare un avvocato, accedere a un medico di fiducia o informare la famiglia del luogo in cui si
trova. Misure di questo tipo ostacolano le indagini riguardanti i numerosi episodi di tortura
denunciati dai cittadini sottoposti a tale regime, come dimostrano le denunce delle diverse
organizzazioni internazionali – Nazione Unite, Amnesty International e Human Rights Watch tra le
altre – che hanno infatti più volte richiamato lo Stato spagnolo a sospendere tale pratica e a
rispettare i diritti umani. Lo stesso caso di tortura nei confronti di Aingeru Cardano è stato oggetto
di attenzione da parte delle Nazioni Unite ed è stato raccolto e documentato dal relatore speciale
dell’ONU Theo Van Boven nell’informativa del 30 marzo 2005 alla Commissione sui Diritti Umani
delle Nazioni Unite (E/CN.4/2005/62/Add.1). Il fatto che l’accusa nei confronti di Fernandez prenda
le mosse a partire da una caso di tortura internazionalmente riconosciuto costituisce quindi
un’ulteriore ragione per opporsi alla richiesta di estradizione del Fernandez.

3. In caso di estradizione il Fernandez verrebbe processato dall’Audiencia Nacional, un’istituzione
che rappresenta un’eccezione nel panorama giuridico comunitario. Si tratta di un tribunale non
ordinario dotato di una competenza indefinita, la quale si estende a gravi reati (come terrorismo,
narcotraffico, commercio di armi e altri) che possono essere individuati di volta in volta dallo stesso
giudice. L’attribuzione all’Audiencia Nacional del procedimento nei confronti di Fernandez dimostra
il tentativo di qualificare il danneggiamento di un autobus come un atto terroristico.
Nessun elemento prodotto dalle autorità giudiziarie spagnole dimostra, però, l’appartenenza di
Lander Fernandez ad alcun gruppo terroristico. Sussiste quindi il timore di una evidente forzatura
nella qualificazione del reato addebitato al Fernandez come terrorismo.

Facciamo appello al Ministro di Giustizia affinché, nel rispetto delle procedure di garanzia previste dai trattati internazionali, Lander Fernandez Arrinda non venga estradato in Spagna: le ragioni di Stato non prevalgano su quelle del diritto.

Firmatari:
Cons. Andrea Alzetta (Roma Capitale),
Stefano Anastasia (ass. Antigone),
Avv. Cesare Antetomaso (Giuristi democratici),
Avv. Leonardo Arnau (Giuristi democratici),
Matteo Bartocci (il manifesto),
On. Rita Bernardini (XVI Legislatura),
Pres. Andrea Catarci (Municipio Roma XI),
Sen. Roberto Della Seta (XVI Legis.),
Erri De Luca,
Prof. Luigi Ferrajoli,
Sen. Francesco Ferrante (XVI Legis.),
Prof. Luciano Gallino,
Pres. Patrizio Gonnella (Antigone),
Sen. Luigi Manconi (XVII Legis.),
Fabio Marcelli (Isgi CNR),
Sen. Pietro Marcenaro (XVI Legis.),
ex Cons. Fabio Nobile (Regione Lazio),
On. Pancho Pardi (XVI Legis.),
ex Cons. Gianluca Peciola (Provincia di Roma),
Mauro Palma (ex Presidente del Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura),
Sen. Marco Perduca (XVI Legis.),
Sen. Donatella Poretti (XVI Legis.),
Rossana Rossanda,
Prof. Claudio Tognonato,
Sen. Vincenzo Vita (XVI Legis.).

Per aderire:
noestradizione.fernandez@gmail.com

★ RIFFA

  • Dicembre 25, 2012 19:46

RIFFA DELLA SOLIDARIETA’

La solidarietà non è reato!

In Euskal herria anche una semplice lotteria diventa motivo di persecuzione politica; come è successo a Lander che nel 2008 viene trovato in possesso di un blocchetto di biglietti i cui proventi sarebbero serviti a sostenere le spese legali delle famiglie dei prigionieri politici baschi. Per questo unico motivo l’Audiencia Nacional di Madrid decide di aprire un’indagine per collaborazione con banda armata. Nel processo al 2010 Lander viene condannato a tre anni; fortunatamente in secondo grado viene assolto perchè il giudice riconosce che l’unico obiettivo della riffa è quello di “garantire i diritti umani e la dignità dei prigionieri politici e dei rifugiati baschi”e che pertanto in essa non è presente “alcun riferimento a gruppo terroristico”.

 L’estrazione sarà il 25 dicembre al CSOA La Strada

I premi della riffa sono:

1- 1 bicicletta della ciclo-officina Magliana N. 824

2- 1 bottiglia di Patxaran N. 301

3- 2 magliette Free Plaestine N. 822

4- 2 cene all’osteria popolare del Corto circuito N. 652

5- 2 cene all’Ardente (osteria del CSOA La Strada) N. 354

6- 1 T-shirt Lokomotiv Trullo e T-shirt Million Marijuana March N. 310

7- 2 magliette basche (indipendenza e socialismo) N.158

8- 1 formaggio basco (idiazabal) N.479

9- 2 CD e 2 magliette del gruppo basco McOnak N.286

10- spillette uncasobascoaRoma N. 887

11- 2 magliette di Militant N.472

12- 1 mese di allenamento gratis in un corso a scelta nella Popolare palestra indipendente di Acrobax N.019

13- 3 magliette di Radio ondarossa N.797

14- 2 quaderni e agende 2013 di SCARCERANDA N.466

15- Un corso a scelta del Teatro De Merode da gennaio a giugno 2013 N.473

16- Bandiera rossa da Portella della Ginestra N.811

 

 

 

 

 

★ 22 DICEMBRE, PROIEZIONE “ODISSEA BASCA” E APERITIVO

  • Dicembre 22, 2012 20:16

SABATO, 22 DICEMBRE AL CINEMA AMERICA

18.00 proiezione del documentario Odissea basca e dibattito con “un caso basco a Roma”
a seguire aperitivo

#8gennaiolanderlibero

Martedì 8 gennaio si terrà l’udienza per l’ estradizioni di Lander. Il nostro compagno è detenuto agli arresti domiciliari ormai da sei mesi. L’arresto è stato violento e coatto, le accuse false e inconsistenti, la misura a cui è attualmente sottoposto ingiusta ed immotivata. In questi mesi abbiamo dato vita a una campagna pubblica e largamente condivisa, che sostenendo Lander ha saputo svelare il retroscena del vero “processo poli

tico” che si cela dietro la richiesta di estradizione da parte della Spagna.Lander è un giovane militante politico che conduce da sempre la lotta per la dignità e la libertà del Paese Basco. Questa storia è da sempre violentemente oppressa dallo stato spagnolo e quello francese, che nel silenzio complice degli altri paesi europei, reprime ogni forma di dissenso con il carcere e la tortura. Gli attivisti baschi sono ricercati ovunque, subiscono processi di estradizioni in accordo con le diplomazie degli altri stati, che violando ogni forma di garanzia concedono cittadini alla prepotenza dell’ingiustizia spagnola.
Questa è l’ Europa della crisi e del controllo che vogliamo rivoltare, i loro palazzi vomitano riforme e galera, le nostre piazze diritti e dignità.
Per questo il processo di estradizione contro Lander è una attacco alla libertà di tutti, per questo facciamo appello a tutte le realtà sociali e democratiche di Roma, per dimostrare ancora una volta che contro la repressione nessun@ è solo.
Martedi 8 gennaio, riempiamo piazzale Clodio, LANDER LIBERO!

★ 21 DICEMBRE, APERITIVO E PROIEZIONE VIDEO AD ALEXIS

  • Dicembre 21, 2012 20:09

Venerdi’ 21 Dicembre ore 19.00

l’Alexis sostiene la causa per la liberazione del compagno basco Lander Fernandez Arrinda. La serata si aprira’ con un aperitivo sociale, seguito da proiezioni sulle lotte in territorio basco. A chiudere un dibattito sulle tematiche repressive utilizzate dai governi. Invitiamo tutte/i a partecipare numerosi.

Ingresso a sottoscrizione libera.

http://www.facebook.com/events/450478051683336/?notif_t=plan_user_invited

★ 20 DICEMBRE, BLITZ ALLA AMBASCIATA SPAGNOLA DI ROMA

  • Dicembre 20, 2012 18:11

comitato di solidarietà occupa ambasciata spagnola di Piazza di Spagna

Roma, 20 dicembre 2012

Ore 11.00

Piazza di Spagna – Ambasciata di Spagna.

Questa mattina alcune decine di uomini e donne aderenti al Comitato Un Caso Basco a Roma hanno occupato simbolicamente la sede delle rappresentanze diplomatiche spagnole nel famoso palazzo di Piazza di Spagna. L’azione del Comitato (nato intorno alla campagna di solidarietà per Lander Fernandez Arrinda, detenuto ingiustamente per infondate accuse di terrorismo) ha voluto ribadire nuovamente la complicità che lega la persecutoria politica repressiva di Madrid nei confronti dei militanti politici baschi, oltre a porre l’accento sulla situazione di Lander F. Arrinda, ormai al sesto mese di domiciliari e in attesa dell’udienza che dovrà decretare la fine del procedimento di estradizione che è stato istruito a suo carico. Il prossimo 8 gennaio, infatti, il Comitato ha convocato un presidio nel giorno dell’udienza del processo a Piazzale Clodio. L’azione di questa mattina vuole lanciare l’ennesimo invito di mobilitazione a tutte le forze democratiche affinché la piazza del prossimo 8 gennaio decreti senz’appello da che parte si trova la verità e la giustizia; non è un caso, infatti, che personaggi della politica ed eminenti personalità del diritto internazionale abbiano ravvisato un’incompatibilità costituzionale  con riferimento alle misure cui è costretto Lander, e per questo abbiano deciso di dichiarare pubblicamente il loro sostegno a questa battaglia di democrazia.

Verso l’8 gennaio, verso la libertà di Lander… NO PASARAN LE BUGIE DI MADRID!

LANDER LIBERO, LANDER ASKATU!

Per info sul presidio dell’8 gennaio:

http://www.facebook.com/events/547729331922637/

★ COMUNICATO DELLA RETE, CONTRO LANDER “PROVE” A’ LA CARTE

  • Dicembre 10, 2012 17:53

Contro Lander ‘prove’ à la carte

Pochi giorni fa la Quarta Sezione Penale della Corte d’Appello di Roma ha deciso che Lander Fernandez Arrinda, cittadino basco arrestato a Roma lo scorso 13 giugno, debba rimanere agli arresti domiciliari.

Nella motivazione del rigetto della richiesta di revoca dei domiciliari di Lander, i giudici svelano l’incredibile farsa in atto. In un fax inviato in data 30 ottobre dal rappresentante dell’Ambasciata Spagnola a Roma, Manuel Garcia Castellon, all’Audiencia Nacional di Madrid , appare chiaro che contro Lander l’accusa non ha alcuna prova e che le informazioni inviate fino a quel momento da Madrid alle autorità italiane sono carenti e insufficienti a sostenere e sostanziare la richiesta di estradizione.Si fa inoltre presente che il reato contestato- il presunto incendio di un autobus senza passeggeri parcheggiato vicino a una fermata soppressa – è avvenuto nel 2002, configurando pertanto un’ avvenuta prescrizione sulla base dell’articolo 10 della Convenzione Europea sulle estradizioni.

Essendo destinata al fallimento la strategia persecutoria di Madrid nei confronti di uno dei tanti cittadini baschi perseguiti in patria e ora anche all’estero per motivazioni politiche più che giudiziarie, la magistratura italiana e quella spagnola sono corse ai ripari.

Introducendo nell’accusa nuovi elementi che dovrebbero dimostrare – ma senza alcuna prova – sia la «concreta appartenenza» di Lander all’organizzazione armata Eta, sia la pericolosità del fatto addebitatogli, che viene ora relazionato a presunte finalità di terrorismo, in quanto, scrive la Corte d’Appello riprendendo quando dettato da Madrid, “il predetto, con la distruzione dell’autobus, ha perseguito finalità di destare panico nella popolazione”.

E che, pur non essendo la tanica di benzina, suppostamente usata per incendiare l’autobus, un ordigno esplosivo, “nel solo fatto di detenere la materia infiammabile, ad attentare alla pubblica incolumità” si ravvisano forme di attentato terroristico.

Tutte ipotesi già smentite dalla documentazione prodotta in dieci anni di “inchieste” sull’episodio e sulla dinamica dell’episodio contestato a Lander, ma improvvisamente accluse alla nuova documentazione inviata per rimediare all’inconsistenza delle carte. In base a questi ragionamenti forzati la Corte d’Appello stabilisce, cercando di dettare anche la decisione finale sull’estradizione,  che il presunto reato non può dichiararsi prescritto, non essendo nei casi di ‘terrorismo’ operativo l’articolo 10 della Convenzione Europea sulle estradizioni.

Il prossimo 8 gennaio è prevista l’udienza sull’estradizione verso Madrid di Lander Fernandez.

Alla luce di un impianto persecutorio di natura politica le realtà sociali, territoriali e politiche che in questi mesi hanno dato vita a una vasta e capillare campagna di solidarietà con il cittadino basco perseguitato e privato della propria libertà, fanno appello a moltiplicare le prese di posizione   contro questo arbitrio e le pressioni nei confronti delle autorità politiche italiane – in particolare il Ministero della Giustizia – affinché il nostro paese difenda i diritti che la nostra Costituzione e i trattati internazionali garantiscono a Lander.

la rete di solidarietà “Un Caso Basco a Roma”

★ 8 DICEMBRE, CENA E CONCERTO AL CSO RICOMINCIO DAL FARO

  • Dicembre 8, 2012 19:12
Serata a sostegno della rete di solidarietà x Lander
Danza e Militanza a sostegno delle spese legali.ore 18.00 SBANDATA per le vie del quartiere con il FRENTE MURGERO
ore 19.00 APERITIVO BASCO e PROIEZIONI
ore 20.30 CENA SOCIALE a sostegno della rete di solidarietà x Lander Fernandez – tagli argentini e menu vegetariani – 10E
ore 22.30 proiezione ODISSEA BASCA (50min)
ore 23.30 Concerto Live: Maleducazione Alcolica ..Ska direttamente dalla Tuscia!
a seguire DJ SET con Bigmama & Kikkona

★ 7 DICEMBRE, DIBATTITO, APERITIVO E DJ SET AL CSOA LA STRADA

  • Dicembre 7, 2012 19:27

Le politiche di repressione si modificano nel passaggio dalle dittature militari alle democrazie neo-liberiste. Nonostante i cambiamenti politico-istituzionali, tuttavia, evidenti analogie permangono tra i due regimi statuali. L’iniziativa affronterà il problema della continuità della repressione, analizzando i casi argentino e basco.
La comparazione servirà in particolar modo a evidenziare le politiche repressive nello stato spagnolo nei confronti dei movimenti indipendentisti baschi.
ne discutono:
– Mauro

 Palma, Vice presidente del Council for Penological co-operation del Consiglio d’Europa
– Claudio Tognonato, Professore di Sociologia Universita degli studi Roma tre, autore di “Affari nostri, Diritti Umani e rapporti Italia Argentina”ore 20 apericena basca. On Egin!ore 22 Selezioni musicali di MUSIKA ERREBELDEA:
– dj PROJAK (radiondarossa 87.9 fm)
– RADIO EUSKADI SOUND SYSTEM (radiondarossa 87.9 fm)
– BRIGATA ETRUSKA SOUND SYSTEM (punk_reggae_ska)
– dj BRUSKA (officine”LaStrada”)

★ 2 DICEMBRE, GIORNATA DI SPORT E CUCINA AL CSOA CORTO CIRCUITO

  • Dicembre 2, 2012 01:54

 

DOMENICA 2 DICEMBRE

dalle 10:
torneo di calcetto sul campo Auro Bruni “estradizione in fuorigioco”
dalle 10 alle 13 fase preliminari (girone A girone B)

dalle 16 alle 17 FINALI

iscrizione obbligatoria entro venerdi. 25 euro a squadradalle 13.30:
pranzo tipico basco
“Bazkari herrikoia”
a cura dell’osteria del corto circuito-MARMITAKO (zuppa di patate, verdure e tonno fresco)
-PORRUSALDA (zuppa di patate, porro, carotte e zucca)
-SOLOMOA PIPERREKIN (arista di maiale con peperoni)prezzo 15 europer info e prenotazioni (sia torneo che pranzo)
scrivi a palestrapopolarecortocircuito@gmail.com
o chiama dalle ore 16.00 329-4037069a sostegno della campagna
http://uncasobascoaroma.noblogs.org/LANDER LIBERO, LANDER ASKATU!www.corto.circuito.info